Ritrovo alle 8 alla fermata Sondrio della metro, cielo grigio sbiancato, 3°, un drappello di (finti) irriducibili: c’era Angela tutta contenta (a parte quando Stephanie e Maria-Louise si sono infilate in un bar per andare al bagno… erano ben 3 minuti dopo le 8!!!), Marco senza guanti, Stephanie determinata, Maria-Louise chic con i pantaloni al ginocchio, Davide con le scarpe con la suola verde (in tinta con il giubbino), Elisa con il ginocchio messo peggio del mio, Alessandro e Fabio tutti azzurri, Giorgio che parlava di business con X6 e una ragazza ereditata dalla mezza di Gravellona.
E io, che dopo aver provato il fisioterapista, il ghiaccio, la pomata di artiglio del diavolo e arnica, i carboidrati-la-sera-prima, con lo zaino pieno di cioccolato e 2 mele fuji della mamma, ero pronta a tentare tutto, come dice Angela, persino la danza a mezzanotte con la luna piena e un gallo sotto il braccio, pur di non soffrire come nelle lunghe precedenti.
All’inizio tutto andava bene, da Via Melchiorre Gioia abbiamo iniziato a correre 2:1 sul Naviglio, con il suo paesaggio poco milanese e le papere.
Discussioni sulle carpe e su altri pesci anonimi più piccoli, prospettive di cambio vita (naturalmente dopo la maratona di Praga), elenco delle gare che si potrebbe intraprendere, elenco degli acciacchi riportati nelle ultime settimane e dei rimedi adottati, citazioni di cosa ha detto/consigliato Martino (l’osteopata).
Periodicamente il check – una sorta di tam-tam che attraversa sussurrando la fila: “Come va il ginocchio?” – “Aaah non nominiamolo in vano!!!”.
Angela che rimane indietro per andare alla toilette (una siepe), lasciando il comando e il cicalino a Fabio.
Intorno al 20°km le ginocchia hanno iniziato a farmi ricordare che dopotutto sono nipote di mia nonna, e che tutte le Colombo – peraltro solitamente longeve – hanno problemi con le ginocchia.
Ho provato a correre senza più fermarmi perchè ad ogni ripresa dopo il minuto di camminata sembrava esplodere tutto: le ginocchia, le caviglie, la bandelletta destra su fino alle chiappe…
Ovviamente ho retto poco, e ho concluso con un 1:1 e poi camminando 1km e 1/2 con i lacrimoni perchè faceva male tutto.
Che dire? Dopo un bagno nel sale, l’artiglio del diavolo, un piatto di pasta e un bicchiere di vino e il mio gatello… va un po’ meglio, ma mi sento comunque una vecchietta.
Welcome to the real world (quello dopo i 32 km 😉
🙁
Varie perle di saggezza:
“La meta’ di una maratona e’ al 32esimo km”
“I primi 30 km li corri con le gambe, il resto con la testa”
ecc ecc.
Figurarsi, ho cominciato a frignare al 29°…
Perche’ sei una bambina viziata, l’ho sempre detto!
Cavoli, la verità è che non sono abituata a fare sport quando mi fa male qualcosa… tra 3 settimane abbiamo in programma 37 km e poi 42!!!
Ci ho messo diverse settimane a capire che aggettivo dare a questo blog … o meglio allo stile con cui è scritto:
Questo blog è assolutamente PLETORICO !!!!!