Ho messo 2 annunci su 2 siti diversi, alla ricerca di una ragazza che rivesta l’arduo ruolo di supporto in un ufficio di maschi dove il palmares del carattere peggiore è ovviamente detenuto da una donna (la sottoscritta, ndr). Chiedevo rigorosamente, pena l’immediata cestinazione del CV, domicilio nelle vicinanze del nostro ufficio e lettera di presentazione. Ho ricevuto 250 CV.
Le statistiche dicono che circa 90 CV sono stati implacabilmente cestinati.
Procedendo nella catalogazione dei CV nei diversi colori (papabile, forse, assolutamente no) mi sono imbattuta in un’improbabile, che però aveva una lettera di presentazione scritta in italiano e meno banale delle altre. Così la tipa in questione comincia lunedì.
Gli annali ricorderanno che alcuni fattori hanno influito sulla (rapida) selezione: la candidata è omonima di una persona di cui ho un ottimo ricordo, il responsabile delle selezioni (io) è persona pressochè priva di pazienza, con poco tempo a disposizione e nessuna voglia di passarlo rispondendo a CV e facendo colloqui.
Morale della favola: per trovare lavoro bisogna saper scrivere una lettera di presentazione distintiva e avere fortuna.
(il CV migliore in assoluto rimane quello di R.Z., mannaggia.)
Venerdì tardo pomeriggio è stato indetto il conclave per capire il nuovo assetto delle scrivanie visti i nuovi arrivi. Pare che non avrò più di fronte il mio socio, il nuovo Iphone è al sicuro. Tuttavia non sono convinta che la decisione presa sia ottimale.
Oggi è carnevale e ho portato Iran in ufficio. E’ uscito nel cavedio e sembrava un pesce rosso dentro nell’acquario. Povero gatello.