La storia racconta che il primo terreno acquistato dal nonno fosse quello della foto, un piccolo terreno agricolo affacciato sul lago d’Iseo, in quel di Solto Collina (pare che un prete si fosse trasferito lì e avesse convinto un po’ di ex compaesani ad investire sul lago).
Settimana scorsa sono andata a trovare il Direttore, che da un paesino con il nome romantico di Tornavento, si è trasferito in un paesino ancora più romantico, proprio vicino a Solto Collina.
Il Direttore vive in una casa con un bel giardino pieno di fiori e di piante da frutto, una libreria stipata di libri e un fantastico giradischi, in cui tutto è sostenibile (il Direttore autoproduce in casa persino l’acqua gassata, che ha un leggero sapore di limone, perchè a lui piace così).
Se dovessi pensare all’emblema della sostenibilità penserei a lui, che sull’argomento legge, scrive e opera da tanti anni: un anno fa, durante una passeggiata in montagna, mi raccontava dei progetti di sostenibilità ambientale che ha visto e di quanto è possibile fare, sia a livello privato che di comunità. E commentava cosa sta sbagliando il nostro paese, per tanti aspetti così pieno di intuizioni.
Nel privato, è un esempio: dai pannelli solari, di cui è un esperto, al pane fatto in casa, dal pollaio con le galline (e il gallo maschio, perchè così l’uovo è più buono) agli alberi da frutta (ottima), alla ricerca di formaggi, salumi, farine prodotti in modo sostenibile.
Oltre che buongustaio e ottimo cuoco, è un appassionato di trekking, letteratura, musica (ha una raccolta di dischi stupenda), viaggi (ha l’Africa nel cuore).
Il Direttore è stato per quasi 30 anni Il Direttore del Parco del Ticino (dove l’ho conosciuto), che è ancora nel suo cuore, pur essendosi ormai trasferito al Parco dell’Adamello, dove già ha contribuito alla salvaguardia dell’asino attivando un progetto che ha coinvolto tutti quanti // è in effetti uno di quegli uomini che non lasciano tranquilli, ma tendono a rivoluzionare le esistenze degli altri //.
Per dire la verità, è stato anche per lui che è nato questo blog: ribelle pur essendo un uomo delle istituzioni, il Direttore ha lottato per anni per costruire qualcosa di bello e di sostenibile.
Naturalmente ha perso il primo round, ma “Dio non chiude mai una porta senza aprire un portone”… chissà che non si metta davvero a portare in giro per l’Italia i suoi racconti sulla sostenibilità, insegnando alla gente a pensare (e a costruire) un futuro migliore.