Ieri sera sono stata al Pomiroeu (0362 237973), famoso ristorante con eccellente cantina dei vini, a pochi passi da casa mia.
Al tramonto il cielo era bellissimo, screziato di nuvole, luminoso, un cielo da viaggi // ti veniva voglia di prendere lo zaino e incamminarti a piedi per una nuova avventura (così come si faceva nel mondo di Tolkien o nei libri di fantasy prima dell’avvento delle anguissette!!!).
Ho mangiato gazpacho e il famoso risotto con battuta di gamberi rossi e tartufo, mantecato con la mozzarella di bufala… il Pomiroeu è una festa di sapori, che sembrano schizzare nei piatti come fuochi d’artificio; il gazpacho aveva un po’ di pancetta e aceto di mele, ed era diversissimo da quello del Don Lisander.
// che nostalgia di quello di Silvie a Barcellona!!! //
Oggi è morta Salalah, che aveva deciso così. Era una camaleonte avventurosa, quella che sull’albero girava di più. A un certo punto si è fermata sui rami più bassi, ha smesso di mangiare, e abbiamo capito subito che qualcosa non andava.
Giovedì sera abbiamo corso da Angela, e poi bevuto una birra con Luigi, che ha corso la Valdigne (55km in 12 ore!). Ha detto che non è una corsa, ma un’avventura.
L’anno prossimo voglio farla anche io.
// Ricetta del gazpacho //
– Aceto di vino bianco (non troppo forte): 1/2 bicchiere
– Aglio: 1 spicchio
– Cetrioli: 1
– Cipolle: 1 rossa di Tropea media
– Olio extravergine di oliva: 50 ml
– Pane mollica rafferma: 100 gr
– Pepe: a piacere
– Peperoni: 1 verde e 1/2 rosso
– Pomodori da sugo maturi: 600 gr
– Sale q.b.