La Sig.ra Nadia, mia omonima, ha una piccola lavanderia in Brianza, che fa angolo ad un semaforo ed è piena di vestiti e di una luce bellissima, proveniente dalle vetrine solo leggermente schermate.
E’ la mamma di un mio compagno di classe del liceo, Michele, coltissimo e amante di cinema e di fumetti (ancora mi ricordo le sue dissertazioni su Hitchcock e Dylan Dog).
Rimasta vedova giovanissima, la Sig.ra Nadia ha cresciuto 2 figli molto rispettosi della madre; ha sempre lavorato in proprio e si è organizzata per gestire al meglio tutto quanto (casa, figli, vita privata).
Bravissima e scrupolosa, un po’ più cara della media, le affido i vestiti più belli (e difficili); in realtà, vado da lei soprattutto perchè è una persona che mi piace molto.
Bella, con grandi occhi azzurri e la pelle chiara, orgogliosa e forte, grande dispensatrice di consigli, ma mai invadente, ha la soluzione più pratica ed efficiente per qualsiasi problema.
Quando chiacchieri con lei, ti senti protetta e pensi che dopotutto non ci sia niente di davvero grave, perchè a tutto c’è rimedio.