Non c’è niente entusiasmi le donne come il brillocco, anche quando non è il proprio.
Il termine “brillocco” indica L’anello (L maiuscola), il solitario con diamante (con certificato di garanzia), di cui le nonne ti parlano non appena inizi a frequentare il corso “come accalappiare un marito” / solitamente intorno ai 5 anni di età.
Vuoi per la nonna sognatrice, vuoi per Marilyn Monroe, vuoi per Sex in the City… il culto del brillocco è qualcosa che accomuna tutte le donne, indipendentemente dalla nazionalità.
Poco prima di partire per la Grecia, sono stata a correre (e chiacchierare) con Nunzia.
Al termine della corsa, quando di chiacchierare non avevamo ovviamente ancora finito, lei solleva la mano con il gesto inequivocabile / potrei citare scene di film e telefilm, persino di libri! / con cui le amiche si mostrano il brillocco … che emozione! / lo so che non si intona al mio personaggio, ma io mi emoziono quando le amiche mi raccontano dei brillocchi, come se l’avessero regalato a me invece che a loro.
In questo caso il pretendente è stato grandioso, impeccabile: festa di compleanno di lei nella casa di campagna in Puglia, atmosfera (luci molto soffuse), scatola grande con petali di rose e scatolina magica contenente un faretto puntato sul brillocco, che all’apertura della scatola sprigiona scintille di luce.
Outstanding. A uno così non si può proprio dire di no.