E’ una peste, un tafano.
Ieri sera sono andata a letto presto in vista della lunga di oggi e per tutta la notte si è aggirato per la camera, saltando sul letto ad ogni movimento. Stamattina ritrovo ore 8.30 alla fermata del metro Sondrio per una corsa sulla Martesana; tempo sereno e non troppo freddo, c’erano almeno 10°.
Eravamo: io e Nunzia in giallo flourescente Brooks (con la dispensa pontificia di Angela, per fare 30km invece dei 42km in tabella), Andrea in fuxia, Barbara e Stefano, Luca, Alberto, Antonio (prestato dal gruppo del martedì) e un altro paio di reclute.
Corsa bella, abbiamo fatto 2:1 allegro e chiuso 29km in 3h28′ / mi ricordo i 32km la prima volta, vissuti con il dolore alla bandelletta, mentre oggi sono un po’ stanca ma niente di che. Le scarpe nuove sono una meraviglia, non ho nemmeno una vescica.
E che bello chiacchierare di tutto e di più con gli amici!
Mi diverto un sacco, non stiamo zitti un attimo: si parla di tante cose, dalle novità a cosa ci è successo o è successo nel mondo, a cosa fanno gli altri. Nelle lunghe, ognuno ha tempo di dire la sua.
E’ un gruppo fantastico, come diceva Stefano quando ci siamo incontrati per caso nel negozio di Angela; ognuno ha una sua individualità, e ci si conosce … correndo, preparando insieme quell’avventura che è la maratona.
Di Stefano e Barbara mi ricordo la prima domenica in cui sono venuti a correre con noi (senza essersi ancora iscritti al corso di Angela); con Nunzia e Andrea abbiamo corso tantissime volte insieme; Alberto non lo vedevo da un po’, perchè la domenica corre a Bergamo, per stare con Eugenio; Antonio… ha fatto il MagicMile la prima volta con me giovedì scorso!; Luca è un pozzo senza fondo di scoperte (è stato pilota di aereo prima di scoprirsi diabetico, ha lavorato in Cisco, fa un sacco di cose)…