Giorni stressati, per via dell’EAC, cui partecipiamo come sponsor.
Ti sembra di non avere tempo per nulla, certo non per te. Ieri non ho nemmeno corso.
Iran è irrequieto / oggi c’è stato anche il terremoto.
Sono arrivata dalla veterinaria con la pipì di Iran dentro al contenitore della mozzarella.
Betty è un tesoro, parlare con lei è l’unica cosa che mi calma.
Niagara mi manca moltissimo.
Sonetto della smemoratezza / Moira Egan
Memosine, secondo la mitologia / Dove sei sparita Dea della Memoria?
Milan Kundera / Non trovo neanche un po’ di Riso in questo Oblio,
Ontologia / né so concepire che così debba essere per l’essere nella sua storia.
Anafora / La lista dei nomi sulla punta della lingua è un crescente affastellio:
Sinapsi /la giunzione dove comunicano cellula e cellula nervosa
Narghilé, detto anche Hookah / il fumo profumato di mela di Istanbul;
Abside / la parte con altare e cupola in fondo alla chiesa;
Il maligno folletto celtico, Pooka / non se ne pronuncia il nome invano in Donegal;
Lee Radziwill / la bella attricetta sorella di Jackie Onassis;
Paarl, capitale dell’arte vinaria / la città del Sudafrica dove meglio si distilla;
Xantofille / i colori autunnali delle foglie giallo-cassis;
Marna, roccia sedimentaria / quella cosa ne La Baia della Bishop fatta di calce e argilla;
Walt Disney, Fantasia / Una notte sul Monte Calvo, spaventò da morire mio fratello.
Afasia / Non ho parole. E lo so che c’è un nome anche per quello.
(Moira Egan, Sonetto della smemoratezza, da Sonetti delle vampate di calore)