Venerdì ho portato Iran a casa e sono partita.
Volevo andare in campagna, volevo dormire con la luce che entra dalle tende che la contraria trasforma in fantasmi ondeggianti.
La Casa dei nidi di ragno è uno dei luoghi che più amo al mondo.
Nascosta in fondo ad un viottolo di campagna, affacciata sul mare in lontananza, piena di pace e avvolta come in un abbraccio nel verde.
Eppure non mi basta mai, e corro ad inseguire le pasticcerie e la cordialità della gente, dei ristoratori e dei negozianti che mi accolgono come dopo un pellegrinaggio.
Mi sento una rondine che torna a casa.
Sono stata da Liuzzi (0541.830100, www.locandaliuzzi.com), che ha tende di posate alla finestra e lampadari di posate o di tazzine. Sono stata da Guidi (0541.833352) dove ho comprato una giacchina bellissima. E poi al Circolino, che davvero è un posto magico.
Che meraviglia le ginestre, che spettacolo il mare dall’altro, e la strada che si abbarbica verso Casteldimezzo, nel verde, e poi scende in picchiata verso questo antro che vuole mantenersi nascosto.
Peccato per tutti i casini successi nei cinema. Ti rendi conto con orrore di non essere libera. O che così non posso esserlo.