E’ finita con la vittoria di Obama, riportata fin da ieri sera dai social network, ufficializzata dagli exit poll che a Soho i ragazzi seguivano sugli schermi azzurri e rossi nei locali.
Ancora sole a New York; ieri ho fatto colazione con un pancake in un caffè francese poco lontano dall’hotel, e me ne sono andata alla NYC Library.
Dietro la libreria c’è un parco, trasformato in pista di pattinaggio sul ghiaccio e guardato dall’alto da un plotone di grattacieli.
La NYC Library è un edificio solenne, con enormi sale di lettura, tavoli di legno, lampade di ottone e grandi spazi tra una postazione e l’altra.
Dalla finestra si vedono palazzi di vetro, che contrastano con il soffitto di legno intarsiato e le pareti di marmo.
Appuntamento con Marco alle 13 al Columbus Circle; siamo andati a fare una lunga passeggiata in Central Park, che è sempre un incanto, smangiucchiando un brezel. Anche guardandolo sulle mappe, non ti sembra possibile che sia così grande.
Abbiamo scelto il Guggheneim, invece del MET e siamo stati premiati dalla più bella mostra su Picasso che abbia mai visto, ‘Picasso Black and White‘, curata da Carmen Gimenez . L’edificio è un capolavoro realizzato nel 1943 da Frank Lloyd Wright, ed è considerato tra le più importanti architetture del XX secolo; la spirale che sale verso l’alto, con alle pareti le opere in bianco e nero di Picasso superlativa. Un privilegio.
Dal bar affacciato su Central Park e sul lago vedi la luce e il traffico sulla Fifth, rarefatto, come l’atmosfera dei quartieri chic e costosissimi che circondano il parco.
La sera siamo stati a Broadway, a vedere il Phantom of the Opera, che mi è piaciuto tanto, e poi a cena tardiva in un ristorante vicino all’hotel.
Purtroppo ho un raffreddore tremendo.
Oggi si torna; cielo grigio e vento a NYC.