Voli cancellati causa la neve: siamo dovuti restare un’altra notte a New York.
Ieri mattina pioveva: colazione in hotel causa mio raffreddore, poi un ultimo giro per Soho (indimenticabile il sandwich da Olive’s, 120 Prince Street). Abbiamo pranzato al Cafè Gitane, il mio preferito, con cous-cous e spremuta d’arancia.
Mentre tornavamo al Nolitan, ha iniziato a nevicare.
La neve a NYC: che emozione!
Meno emozionante trascinare le valigie (con 18kg di spillette da importare clandestinamente) in metropolitana e in bus verso l’aeroporto di Newark, sotto la neve.
Al terminal C, una hostess ci ha detto che il volo era cancellato e che la nostra partenza era prevista per il giorno 9. Intuendo che stavo per assassinare il mio socio, che festeggiava lo scampato pericolo, si è data da fare per trovarci un posto per il volo di giovedì 8.
Così – sempre con la neve che non smetteva di cadere, imbiancando la città (e sempre con le valigie contenenti le malefiche spillette) – siamo tornati a Manhattan e abbiamo trovato un b&b nel Meatpacking District, al confine con Chelsea, il Chelsea Pines Inn, in una brownstone house / il proprietario, Jay Lesiger, è una persona squisita, e ha un gatto buffissimo chiamato Charlie Chaplin.
Non tutti i mali vengono per nuocere… siamo stati al Chelsea market raccomandato da Luca e abbiamo pranzato a “The Lobster Place” (436 W 16th St.), con la famosa zuppa di aragosta e sushi freschissimo.
Poi un ultimo giro sulla high line, con la neve, e di nuovo in aeroporto, questa volta con il treno, da Penn Station.
Un po’ di indirizzi (sto riordinando i biglietti da visita):
– avalove www.ava-love.com, dove ho comprato una maglietta bizzarra
– Duncan Quinn, lo stilista preferito da Fabio, che abbiamo conosciuto di persona
– Little Rascal, 163 Elizabeth Street, dove abbiamo cenato la primissima sera, quando la città era ancora senza luci; il locale aveva una vetrata rotta da Sandy
– Un’idea simpatica per la Manu: Jenipher o Cherry Runaway è una ragazza che disegna doodles
– Un negozio di Meatpacking District con bigiotteria carina: Tenthousandthings