Ieri mattina correvo al parco di Monza, con Fabio.
Ad un certo punto abbiamo incrociato una ragazza che correva, e insieme a lei il suo cane.
Quel cane era la felicità assoluta: si lanciava di corsa e si tuffava nelle pozzanghere (con disappunto della padrona, che cercava invano di richiamarlo all’ordine), poi tornava indietro e ripartiva.
Guardarlo era bellissimo.
Mi è tornata in mente una scena di Harry ti presento Sally.
Sally: Quando io e Jo abbiamo cominciato a uscire volevamo esattamente la stessa cosa: volevamo vivere insieme ma non ci volevamo sposare, perché ogni volta che qualcuno si sposava si rovinava la relazione. In pratica niente più sesso. È vero! È uno di quei segreti che nessuno ti dice! Vedevo tutte le mie amiche che hanno figli e… cioè… ho una sola amica che ha dei figli, Alice, e lei si lamentava che lei e Gary non lo facevano più! Non si lamentava nemmeno, ora che ci ripenso! Lo diceva così, en passant. Diceva che stavano svegli tutta la notte, che erano esausti tutti e due e che i figli gli levavano ogni impulso sessuale che avessero. Io e Jo li ascoltavamo e dicevamo: “Quanto siamo fortunati ad avere questa meravigliosa relazione! Fare l’amore in cucina, per terra, senza paura che entrino i figli… Poter andare a Roma così, su due piedi…” E un bel giorno ero uscita con la figlia di Alice perché le avevo promesso di portarla al circo, e in macchina giocavamo a “Io vedo”: io vedo un marciapiede, io vedo un lampione. Lei ha guardato dal finestrino e ha visto un uomo e una donna con due figli piccoli, l’uomo ne aveva uno sulle spalle. E lei ha detto: “Io vedo una famiglia”, e io ho cominciato a piangere… Non lo so, mi è presa così… Sono tornata a casa e ho detto: “Senti Jo, tanto non ci andiamo mai a Roma, così su due piedi… ”
Harry: E in cucina, per terra non…
Sally: No, mai. C’erano certe mattonelle dure di ceramica messicana…