Non c’è saten che tenga: nonostante l’aperitivo di venerdì, sabato alle 6 ero sveglia e cercavo qua e là l’allestimento per andare in montagna.
Il ritrovo era al Bonaldi alle 7.20; un giro ad anello, da Fuipiano (m 1.023) su per i tre Faggi, Zucco di Pralongone (m 1.500), i Canti (m 1.563), Bocca del Grassello, P.so Valbona, P.so del Pallio e Bocca del Pallio fino al Rifugio Agriturismo Tironi Consoli (m 1.400) e ritorno.
Il gruppo era numeroso: 25.
Eravamo alle spalle del Resegone; la mattina il cielo era limpido, le cime delle montagne tutte imbiancate, la terra dura, ma il paesaggio bello anche senza la neve.
Abbiamo raggiunto diversi punti in cui c’erano le madonnine. Dall’alto ti fermi a guardare e a pregare, e sembra che tutto intorno scenda silenzio.
Dopo la gita, Massimo mi ha accompagnato a comprare i ramponi, anche se per ora di neve non se n’è vista.
Ovviamente, non erano nemmeno in saldo (ma con la tessera del CAI fanno il 15% di sconto: meglio di niente).
Così ora mi toccherà andare a caccia di ghiacciai e soprattutto imparare ad agganciarli agli scarponi.
Da Bergamo sono andata a Brescia, a prendere Marco che aveva portato la macchina alla mamma.
Così ho rivisto i suoi zii, mangiato salame e conosciuto la nonna ormai centenaria, delicata (spietata) vecchietta che mi è parsa in ottima forma, data l’età. Soprattutto lucida.
Che cosa strana: a volte i figli trattano i propri genitori anziani come bambini (o vorrebbero farlo). Gli zii invece non hanno figli, ma una micia ciccia e bellissima che si chiama Maggie.
// Oggi Vito e Sara partono per Seattle, dove resteranno 3 mesi.
// Venerdì tornando da un appuntamento, mi hanno detto che Enrico era andato via perchè hanno diagnosticato un tumore alla mamma. E’ come se un’ombra nera fosse scesa su tutto. Ma io spererò sempre…(Salmo 71:14)