Una domenica di sole e vento caldissimo – Seregno era piena di gente, sembrava che nessuno avesse voglia di restare a casa.
La vita è fatta di piccole cose, come girare per la città ancora addormentata, quando gli unici che incontri sbadigliano accompagnati da un cagnolino o spingendo una carrozzina (o correndo!).
Sono uscita con l’Uniqlo e Ayrton avvolto nel suo sacco a pelo di piuma d’oca; qualche ora dopo avevo solo la t-shirt e mi crogiolavo sotto il sole.
E’ vero che quando sei felice tutto sembra più bello – persino una cittadina di provincia, dove si rifugia un’umanità variegata ma tutto sommato nota; il centro è quasi grazioso, con le case recuperate, i negozi aperti, i tantissimi bar. Oggi c’erano anche le bancarelle in piazza, e la banda.
E’ venuta a trovarmi Paola con Lorenzo e Luca, abbiamo vagabondato ancora, bevuto un aperitivo. Io un misto tra una pellegrina e la guida turistica del luogo, spingendo il Bugaboo ancora versione carrozzina.
Pomeriggio hai giocato con papà sul letto, la stanza tutta arancione. Non dormivi: siamo usciti ed è stato bellissimo, fermarsi con te in braccio su una panchina lungo il passeggio, ad osservare la gente come se assistessimo ad uno spettacolo teatrale. Tutti a guardarti , così attento con i tuoi occhi già saggi. Io mi sentivo un backpacker in viaggio.
Il viaggio sei tu, che stai sdraiato nel prato della Giulia, in mezzo alle margherite, nel giardino lussureggiante dei miei, e ridi e chiacchieri felice; tu che dormi ora nel lettino, dopo aver sorriso di piacere quando hai visto le apine muoversi; tu così innocente e carino e così prezioso. L’uomo nasce buono? Io credo di si, nella maggior parte dei casi.
Che regalo incredibile sei.