Arrivando qui mi sono ricordata quello che ho pensato la prima volta che ho visto la costiera amalfitana, nel ’98: è di una bellezza ammaliante, un tripudio di verde mediterraneo e di azzurro, di sole e di vita.
Siamo arrivati con Italo, poco più di 4 ore di viaggio; Napoli è bella, sembra una città sudamericana, appartiene ad un altro emisfero. Vorrei tornarci per visitarla, annusarla, perdermici un po’.
C’era il sole, e 23°. Il taxi ci ha portato in mezzo ad un traffico furioso fino al molo Beverello, dove abbiamo preso il traghetto Snav alla volta di Ischia.
Abbiamo noleggiato una twingo bianca scassatissima, scoperto che Waze a queste latitudini non funziona, e tirato a indovinare la strada fino al Poggio Antico, che è un b&b stupendo. 10 camere, tutte con veranda affacciata sul mare, un giardino fantastico, pensato e curato, una piscina sinuosa fatta di tesserine di mosaico, una vasca con idromassaggio all’interno di un solarium.
Ayrton era tutto eccitato, sia sul treno, dove tutti gli sorridevano e ci chiacchieravano, sia sull’aliscafo, ma soprattutto in giardino e davanti alla piscina, che guardava tutto contento.
Ora dorme qui accanto a me, e chissà se si rende conto di dove siamo, chissà cosa pensa di questa giornata bizzarra, con il treno, il taxi, l’aliscafo, e poi: il mare!