Sono su Italo, di ritorno da Roma.
Difficile dire quanto mi manchi viaggiare (e andare a cavallo, e correre, e scrivere), ma soprattutto questo: viaggiare.
Subito Claudio mi ha chiesto ‘come fai con i viaggi’, intendendo ‘come fai a viaggiare con un bambino piccolo’ – e io pensavo che sarei già in Islanda con Ayrton se non fosse per il lavoro e per gli impegni. Sono giorni faticosi, in cui il tempo ti scivola via dalle dita come sabbia sottile, e non ti riesce mai di recuperare il ritardo.
Claudio è una persona che stimo molto; uno di quelli che senti di conoscere da sempre, e che come per magia ti leggono nella mente e ti dicono le cose che hai bisogno di sentire.
Claudio è soprattutto un imprenditore: si butta a capofitto nelle sue imprese, poi si accorge che deve organizzarsi meglio, ma ci prova. E’ curioso, fa: non ha paura di sbagliare, perchè sa che è peggio non fare.
Ha una famiglia bellissima: la moglie Antonella, e due figli: Valentina che oggi ha 12 anni ed è alta e vuole fare la cantante, e Riccardo, che ne ha 10 e adora il papà – e una visione della vita e del lavoro che mi piace un sacco. Non ha senso lavorare se lavorando non ti diverti.
Così è bello saltare su un treno e farsi portare fino a Roma dall’alta velocità, e pensare che stasera arriverò a casa e ti troverò già addormentato, mentre sogni i tuoi sogni di bimbo sereno. Che voglia avrò di svegliarti e di stringerti forte: oggi sei stato in ospedale per una visita alla gambina, e io non c’ero, e mi hanno detto che mi hai chiamato.
Mi sei mancato, ma così è la tua mamma: ogni tanto ha bisogno di viaggiare da sola.
Ho incontrato anche Alessandra e Isabella, ed è stato bello vederle di persona! Si sono lanciate in un progetto che mi piace molto, anche se sarà una bella sfida farsi conoscere: bikebybus.com. Ci vuole tanta energia, e credo che l’abbiano capito. Forza ragazze!