Ho visto la tua mamma venire a salutarti, oggi mentre scendevo le scale per portare via la scatoletta in cui ti avevo lasciato, avvolto in un panno di lana.
Le ho promesso che non ti avrebbero mangiato le cornacchie e che ti avrei portato a dormire al riparo di un albero.
Eri un merlino troppo piccolo per volare, e la gatta dei vicini ti ha catturato. La tua mamma era sul tetto che chiedeva aiuto disperata e io sono arrivata, ma troppo tardi: i gatti sono cacciatori implacabili.
Eri vivo, però, anche se col collo spezzato. Ti ho avvolto nella lana e portato al sicuro, in modo che la tua mamma ti vedesse.
Ieri mattina eri vivo e lei era lì, con il becco pieno di vermetti per te.