Ora ci sono due lettini in camera. Ci muoviamo in uno spazio più stretto, come fossimo su una barca a vela; cassettiere IKEA sono spuntate come funghi, creando anfratti verticali.
Dormite uno a destra e uno a sinistra del mio letto cosparso di gatti, e non mi stanco di guardarvi e di ascoltarvi respirare.
La musica di Ezio Bosso, il gorgogliare dell’acquario, Nina raggomitolata nella cuccia, il geko malaticcio, Iran e Frank qui accanto. La micia russa nell’armadio.
Di tutte le vite possibili, l’unico posto in cui vorrei essere ora è questo.