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Nei buoni propositi scritti il 1/01 durante l’interminabile attraversamento della Croazia erano diligentemente appuntate le cose da comprare con i saldi.
Ho capito che lo shopping è un vizio, come il fumo: se ricominci, sei spacciato.
Infatti, la ricerca della borsa per il computer ha inevitabilmente causato l’acquisto di: vestitello, gonna, maglioncino di cotone, ramponi e pantaloni Mello’s – tutto rigorosamente nuove collezioni.

Avvolta da una nebbia infernale, ieri sera sono arrivata all’Apple Store a Carugate, munita di appuntamento (ma in ritardo di 10 minuti) per capire cosa fare dell’iPad di papà.
Fatta accomodare su uno sagbello, dopo neanche 5 minuti di attesa, si materializza il Genius sorridente che ascolta perplesso i problemi di batteria del sacro oggetto, lo palpeggia qua e là, e a spiegazione ultimata annuncia che l’iPad sarà immediatamente sostituito.
Dopo altri 2 minuti si rimaterializza con una scatola e un nuovo iPad, che accende per provarlo e mi consegna. Senza fatture, firme, foglietti vari, rotture di scatole.
Fantastici.

Ho fatto 3 incidenti nel giro di poco tempo, prima finendo addosso ad una rotonda (mentre cercavo il numero di telefono del reperibile), poi tamponando un tizio (gentilissimo) in tangenziale, infine con Marco, sul Wrangler, finendo con un frontale contro il guard rail, mentre andavamo a vedere Lo Hobbit.
Oggi il vero lusso è poter fare a meno di un’auto.

(in ritardo) è nato il bambino di Federico e Beatrice, e abbiamo chiesto a Manuela di farci un disegno redbugghiano!

A Sant’Ambrogio ha nevicato: ero in ufficio nel pomeriggio e la neve scendeva piano, disegnando nuovi confini (e nuovi silenzi).
Le strade sono piene di luci, ovunque compaiono presepi e alberi agghindati a festa.
Dicembre avanza e tra poco sarà inverno pieno.
Ascolto Joan Baez.

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Come cavolo sia possibile votare Bersani invece di Renzi rimane un mistero per me assoluto. Più di 60 anni conto neanche 40. Più volte al governo di un paese senza aver fatto nulla per dargli un futuro.
Significa non voler cambiare nulla e quindi essersi arresi alla merda.