Oggi si è svegliata Paris-Dakar, dal suo sonno di pogona brumata. Al solito, aveva fame e il cipiglio di una regina incavolata. Dormendo è persino cresciuta.
Il Gordon mi ha regalato il termine “loyalty card-holding mystery cinema-goer”, per un progetto di Mystery un po’ atipico, in cui sarebbe bello coinvolgere Laura.
Mio padre usa l’Ipad per leggere il mio blog. Steve Jobs ha vinto ancora.
L’ho incontrato per caso, per un annuncio di vendita di un loft (bellissimo), poco lontano dal nostro ufficio.
Sulla porta campeggiava il nuovo indirizzo della sua società, Brand Loyalty, appena trasferita, sicchè ho chiamato e me l’hanno passato: si capiva già dalla voce che Gaetano Passaro era una persona in gamba.
Stamattina ero ad una riunione convocata da un cliente presso la sede di un suo fornitore.
Sessione plenaria: Marketing, IT, Operations.
L’informatico se ne è uscito con “la legge dei grandi numeri“, in virtù della quale le sale di un cinema si riempiono comunque, pazienza se – sul numero – il servizio (scadente) ha scontentato una minima (!!!) percentuale di clienti (arrabbiati/delusi).
Ecco, ho pensato, una buona definizione di CRM: è l’antitesi della legge dei grandi numeri, un luogo magico dove ogni cliente ha un’identità, una storia e diritto ad un servizio eccellente. E ad essere cliente di un’azienda che abbia voglia di migliorare per i propri clienti.
Stamattina 19km sul Naviglio, eravamo almeno una trentina ed era bellissimo – anche con la pioggerella e la scighera milanese. 2:1 tranquillo, e tante chiacchiere (e 2 colazioni!).
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Lo definirei una grande scuola (per il marketing) e una grande opportunità (per le operations). Il più delle volte è invece considerato una rottura di scatole o – più semplicemente – un costo.
Gestiamo per alcune aziende e per alcuni e-commerce il Customer Care online, servizio che all’estero è dato per scontato e in Italia pressochè sconosciuto, semmai relegato al rango di optional per ricchi.
Baciatemi in fronte
voi che siete figli di un’unica stella
e le stelle non cambiano di colore,
come non cambia la nostra anima in altri continenti,
in voi che siete vivi
giocano le tradizioni
che sono fatte di solo amore
e non si spengono mai.
Sono una donna (temporaneamente) senza parrucchiere, da oggi.
Dopo 4 anni e 1/2 di fedele militanza mi sono scocciata e ho deciso di cambiare. Regolare come un orologio svizzero, ogni 2 mesi (tempo calibrato di tenuta del taglio, mica si diventa Art Director di Coppola per niente) chiamavo chiedendo un appuntamento con la Giò, un’istituzione, una sicurezza.
Siamo arrivati da Vito e Sara verso l’ora di pranzo (che in Puglia risente del fuso orario locale), con l’idea di salutarli e riprendere il viaggio verso lo sbiadito Nord.
Invece siamo finiti da u.p.e.p.i.d.d.e. e non c’è stato nulla da fare. Vito aveva raccolto la sfida e ha giocato pesante: Bari – Lecce: 1 – 0.
Mi sono innamorata.
Ogni tanto capita.
A Lecce in un negozio carinissimo ho comprato un candelabro buffo, serie “nasi” di Monica Righi, rosso.
A Maglie passeggiavo per il centro e in un negozio ho visto un altro candelabro, simile al mio – così sono entrata a curiosare e l’ho vista.
Love Yourself – 20×20, ceramica, glass fusion, smalti, grafica, di Monica Righi.
Realizzata per la mostra collettiva PF10 tenutasi a Barcellona a marzo 2010.
E’ citata anche in questo blog.
(per la cronaca, il titolo di questo post è dovuto a Marco, che mi ha preso in giro perchè volevo a tutti i costi Love Yourself – è arrivato a telefonare al proprietario del negozio chiedendogli di farmi uno scherzo e di dire che l’aveva già venduta…)
Sono stata 4 giorni in Salento, con Carla e Saulo, Marco e poi Stefano e Sara.
Giorni di fine e inizio anno, un po’ freddini e a sprazzi nuvolosi; di base eravamo a Bagnolo del Salento, nel B&B di Elisabetta e Alvaro (B&B Antico Aranceto: carinissimo, affacciato su un giardino di aranci e mandarini, ottime colazioni).
Mi sono piaciute un sacco di cose: i boschi di ulivi, gli alberi di arancio e limone ovunque (nei giardini, sui balconi), carichi di frutta; Lecce, barocca ed elegante, gli affreschi della Chiesa di Santa Chiara a Galatina, il mosaico della Cattedrale di Otranto, la piazza di Melpignano, la cucina (!!!), la cortesia della gente. Leggi tutto